
Capo di Ponte (Brescia): giù il sipario con l’uomo della Provvidenza e il record di velocità
A Capo di Ponte, nella bresciana Val Camonica, è stato completato il calendario delle gare valide per i Campionati Italiani 2017 di Speed Down per le categorie FISD.
In questa bellissima valle, che va dal Passo del Tonale al lago d’Iseo, è presente una delle più ampie collezioni di incisioni rupestri di epoca preistorica, meglio conosciuti come graffiti, che nel 1979 sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
L’ultima gara del circuito nazionale, in calendario per il 16 e 17 settembre, organizzata in modo eccellente dal Team Missili Malegno e dall’Associazione Sportiva Capontina, è stata sfavillante come gli ultimi fuochi di uno spettacolo pirotecnico.
Ma procediamo con ordine: a questo appuntamento, il quinto dopo Gropparello (Pc), Narni (Tr), Roggiano (Va) e Ornina (Ar), la carovana è arrivata con diversi drivers già orgogliosamente titolari della qualifica di Campioni Italiani 2017 di categoria: da Giulio Soldati (C3) a Nelli-Rossi (C6), da Giuliano Traghetti (C8) a Luca Tosini (C9): il fuoco della battaglia bruciava altro ancora solo nei raggruppamenti C4 (Speedcar), N5k (Kart Tradizionale) e C10 (Skeleton).
Un settembre di marcato stampo autunnale ha accolto il colorato circo dei piloti gravitazionali concretizzando davanti ai loro occhi un percorso molto veloce e impegnativo e con un manto stradale eccellente, quel nastro d’asfalto che ai più era conosciuto solo grazie ad immagini video rimbalzate in rete; un percorso non tipico e anche per questo molto gradito ai piloti, da voto 10 a parere del pluricampione Giuliano Traghetti: “Se lo sezioniamo in tre parti possiamo affermare che si tratta di un guidato-velocissimo-guidato” di notevole pregio”.
Il sabato pomeriggio le prove sono state parzialmente assistite da una leggera pioggerella ma tutto è “filato liscio”.
La domenica mattina gli occhi ancora assonnati dei piloti hanno assistito alla prima neve della stagione caduta sulle cime dei monti circostanti mentre la colonnina di mercurio era scesa fino ad 8 gradi centigradi.
La notevole efficacia della macchina organizzativa ha consentito il rispetto dell’orario di partenza ed un quantomai energico e determinato Giorgio Brambilla alias “Brambo”, Ispettore della Gara, hanno contribuito ad efficientare il tutto consentendo la realizzazione del programma in tempi rapidissimi.
Piloti molto guardinghi nella discesa di accettazione del percorso in quanto la pioggia aveva accompagnato sia la notte precedente che il primo mattino e il fondo era impregnato d’acqua; nel prosieguo della giornata l’asfalto si è liberato dall’acqua rimanendo comunque purtroppo sempre umido: i tempi realizzati nella discesa di prova, che oramai normalmente vede i piloti alla ricerca del limite come fosse una manche cronometrata, dimostrano la scarsa praticabilità della strada.
La categoria C3 ripropone la sfida tutta romagnola Soldati-Pompignoli con Giulio che, come già avvenuto più volte parte molto più determinato ed infligge parecchi secondi a Lorenzo il quale viceversa nell’ultima discesa contiene il distacco in circa 2 secondi. Titolo assegnato già in precedenza con Giulio Soldati Campione 2017.
La C4 (Speedcar over 18) sarà la categoria con le maggiori emozioni e sorprese: arbitro nell’assegnazione del titolo lo strepitoso pilota locale Andrea Marietti, vero e proprio “Uomo della Provvidenza” per Podavini, che finalmente in possesso di un mezzo competitivo fa registrare un’escalation di tempi che ha dell’incredibile: dalla prima discesa all’ultima migliora di ben sette secondi e se alla prima manche paga oltre due secondi di distacco dal compagno di squadra e campione europeo Marcello Podavini, nell’ultima gli rifila quasi tre secondi; una simile inaspettata performance lo issa nelle zone alte della classifica; Andrea fa registrare il secondo miglior tempo assoluto di giornata e lo trasforma nel miglior gregario dell’amico Marcello che sta lottando a denti stretti contro un Giancarlo Fugazza che vuole con tutto se stesso il titolo Italiano; “ruba” punti al portacolori del Casentino Racing Team e pone sul capo di Podavini la corona d’alloro del titolo 2017.
E’ sempre nella categoria C4 che il parmense Paolo Ferrari, “Ragastas” per gli amici, alla ricerca, o meglio oltrepassando il limite, striscia duramente contro ad un muro di una curva veloce danneggiando irreparabilmente il mezzo ma uscendo incolume dall’impatto.
Quattro i protagonisti nella Speedcar: Andrea Marietti che salirà meritatamente sul secondo gradino del podio, Marcello Podavini che si aggiudica gara e titolo, Gerold Spitaler finalmente sul podio e l’indomito Giancarlo Fugazza, quarto: un poker d’assi divisi da solo 1” e 68 centesimi!!
Il campionato italiano viene assegnato a Podavini con Fugazza secondo e Matteo Girelli terzo.
Nella C6 nulla di nuovo da troppo tempo: inavvicinabile il campione europeo Pietro Nelli coadiuvato da Rossi, restano gli altri gradini del podio da contendersi tra le coppie Rossi-Righetti del team Dameiana e Droise-Galgani compagni di squadra di Nelli in Metaltek con i veneti a prevalere con uno scarto di circa due secondi sui toscani.
Chiudono lo sparuto lotto dei bobcar Guidetti-Silingardi e Bombana-Boscaini.
Il campionato Italiano termina con, in ordine, Nelli-Rossi poi Rossi-Righetti e Droise-Galgani.
La C7 una categoria molto spettacolare e divertente, tocca il fondo con nessun equipaggio alla partenza e un bilancio di partecipazione al circuito nazionale fortemente deludente.
Nella categoria Kart, la C8, da segnalare la prestazione sottotono del toscano Massimiliano Guidi che sale sul terzo gradino nel campionato 2017 ma che in territorio camuno si classifica solo settimo: vince il “solito” Giuliano Targhetti che fa l’en plein vincendo 5 gare su 5, seguito dal varesino Fabio Aries vice-campione 2017 e dal bronzo europeo Diego Domenighini: Claudio Serioli, l’argento continentale Fabio Lussignoli e Massimiliano Elleri precedono il portacolori del Tosco Racing Team.
Da registrare che il podio del campionato 2017 è esattamente lo stesso del 2016: Targhetti/Aries/Guidi.
Un’altra categoria con titolo da assegnare era la N5k, Kart Tradizionale: in lotta per il podio 2017 principalmente tre piloti: il campione uscente Elia Giorgi, il bolognese Massimo Balestri, il romagnolo Maurizio Cristofanetti e con altri pretendenti se non per la vittoria ma per un “posto al sole” come il bresciano Sauro Donini, la marchigiana Gaia Dottori e a seguire Tosini/Felisa/Aguiari.
Uno scontro durissimo che fa comprime i quattro piloti citati entro i sessanta centesimi di secondo di distacco nella seconda manche ed entro il secondo di differenza nella terza manche: sale sul primo gradino a Capo di Ponte e vince il titolo 2017 il campione 2016 Elia Giorgi, sanaloga sorte nella gara e nel campionato per Massimo Balestri sul secondo gradino e idem per Maurizio Cristofanetti: terzo in valle Camonica e in Campionato.
La C9 Minikart vede in gara e sul podio nazionale gli stessi protagonisti: vince la gara il veneto Luca Tosini del Team Dameiana mentre il titolo Italiano se lo era già aggiudicato ad Ornina, seconda l’argento europeo Luna Gori che chiude il campionato in terza posizione, terzo il campione continentale Luca Patisso che si piazza definitivamente secondo in classifica nazionale 2017: a seguire Denise Maurigh e Marco Aries.
Nella C10, la frizzante categoria degli Skeleton, vince per la quarta volta quest’anno in gare nazionali il “Chitarrista” Sergio Gori che grazie alla regola dello scarto fa il pieno di punti in classifica tricolore, secondo l’ottimo Emanuele Patisso che salirà sullo stesso gradino nel campionato 2017 e terzo il campione europeo in carica, quel Roberto Crescini che non ha potuto combattere ad armi pari in campionato in quanto assente due gare su cinque e che in terra bresciana deve piegarsi al duo del Gruppo Cart’s Val Limentra Gori/Patisso.
Grazie all’efficienza degli organizzatori la gara termina alle ore 15, le premiazioni trovano in un originale e caratteristico fungo in legno il riconoscimento ai migliori 4 piloti di ogni categoria e un atto da cavalieri d’altri tempi è la consegna di una rosa a tutte le “pilotesse” in gara.
Organizzazione e percorso da voto massimo, forse solo più opportuna la collocazione temporale tra giugno e luglio vista la vicinanza alle alpi Centrali.
Nota adrenalinica: è il percorso che ha registrato la massima velocità raggiunta quest’anno, 113 km orari!!!
Conclusa la stagione 2017 del circuito Italiano dello Speed Down, ora tutti a giocarsi il TROFEO ITALIANO CHALLENGE nella maceratese Avenale di Cingoli, PER CHI CERCA GLORIA NON E’ ANCORA FINITA!!!!
Le classifiche nel sito ufficiale www.speeddownitalia.it
Yellow Pilot
20.09.2017